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CIBO PER LA MENTE | IL MANIFESTO

L'Italia protagonista del cambiamento di prospettiva

L’innovazione è anche contribuire a riconoscere e valorizzare la cultura agricola ed agroalimentare nazionale, utile anche per diffondere corretti stili di vita e di consumo all’insegna della qualità e dell’eccellenza

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La filiera agricola ed agroalimentare nazionale è parte della “cultura del cibo, della salute e del benessere” che trova ispirazione nei valori materiali ed immateriali della dieta mediterranea.

 

Una “cultura del cibo, della salute e del benessere” che partendo dai valori materiali della sicurezza e della nutrizione raccoglie, diffonde e valorizza l’immenso patrimonio della tradizione agricola, agroalimentare ed enogastronomica nazionale, partendo dalle sue radici che affondano nelle tradizioni, nel particolare e profondo legame con ogni angolo del territorio nazionale, e nella grandissima capacità del saper fare e del saper trasformare, che hanno sviluppato la continua ricerca dell’eccellenza.

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Sono tutti elementi che costituiscono premessa, cornice, parte inscindibile e contesto per esperienze di consumo di eccellenza, creando un modello vincente a livello mondiale.

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La nostra cultura agroalimentare si riconosce anche nell’ampia gamma delle produzioni che, presentando caratteristiche e peculiarità differenti tra loro, ha nella varietà un ulteriore elemento di valenza e riconoscibilità.

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Una cultura del cibo, della salute e del benessere coerente con l’ampio e complesso perimetro tracciato dall’Unesco quando, nel 2010, ha dichiarato la dieta mediterranea “patrimonio culturale immateriale dell’umanità” da sostenere, difendere e diffondere attraverso un approccio educativo nel segno di una più ampia valenza dell’atto alimentare, proposto anche nelle recenti “Linee guida per l’educazione alimentare”, emanate dal MIUR nel 2015.

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Innovando continuamente e assicurando la competitività degli agricoltori, dell’industria dei mezzi tecnici (agrofarmaci, fertilizzanti, sementi, compresi servizi e sistemi tecnologici innovativi) e dell’industria alimentare e mangimistica, l’Italia sarà ben in grado di raccogliere questa sfida e continuare a rifornire quantità adeguate di alimenti di alta qualità, ogni giorno ed a prezzi concorrenziali, garantendo al contempo un elevato grado di competitività, oltre che una adeguata garanzia di remunerazione, per tutti gli imprenditori della filiera agricola ed agroalimentare.

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